Vaccinati sì, ma senza anticorpi. Sono sempre di più i cosiddetti “responder”, quelli che scoprono di non aver sviluppato gli anticorpi dopo l’inoculazione. Oppure i “parzial responder”, che invece ne hanno sviluppati cosi pochi da svanire nell’arco di un paio di mesi. Lo riporta il Tempo, che spiega come non si tratti solo di immunodepressi, cioè di pazienti che seguono specifiche terapie o sono affetti da leucemie oppure hanno subito trapianti. Il problema riguarderebbe anche alcune persone sane, senza alcuna patologia, che però si sarebbero ritrovate senza anticorpi dopo l’inoculazione delle due dosi.
Alcuni operatori sanitari, i primi ad essersi vaccinati con Pfizer a inizio anno, avrebbero già deciso – come scrive il Tempo – di sottoporsi alla somministrazione di una terza dose del siero “per tornare a sollecitare una qualche risposta anticorpale del sistema immunitario”. “Le risposte anticorpali ai vaccini anti-Covid sono molteplici. C’è chi ne ha sviluppati migliaia e chi qualche centinaio. Alcuni anche solo una decina e chi proprio zero, ma non è un problema dei vaccini. C’è una grossa variabilità del sistema immunitario, che non risponde solo con la produzione degli anticorpi, ma anche con le cosiddette cellule-mediate, quelle che agiscono direttamente aggredendo il virus”, ha spiegato Massimo Andreoni del Policlinico di Tor Vergata.
Ma chi sviluppa zero anticorpi dovrebbe preoccuparsi?
Secondo Andreoni no: “Quello che si può consigliare è di rivolgersi al proprio medico di famiglia e a un centro di malattie infettive. Anche perché non tutti sono coscienti del proprio stato di immunodepressione, quindi in questi casi conviene fare un test su altri anticorpi”.
fonte: libero