Antonio Voiena e Aldo Revello sono scomparsi il 2 maggio al largo delle Azzorre. I due uomini erano a bordo del Bright, barca a vela con la quale stavano rientrando in Italia dai Caraibi. Le ricerche sono state sospese sabato 5 maggio come prevede il protocollo, ma la moglie di uno dei due velisti dispersi nell’Atlantico, Rosa Cilano, non si arrende e lancia un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché si riattivino le perlustrazioni. Fonti del ministero degli Esteri riferiscono che “la Farnesina, attraverso l’ambasciata d’Italia a Lisbona, sta compiendo ulteriori passi sulle autorità portoghesi affinché possano riprendere le ricerche dell’imbarcazione a vela con a bordo i due italiani”. E intanto la Marina comunica che la nave Alpino il 7 e l’8 maggio farà un’ulteriore ricerca, utilizzando l’elicottero di bordo, nell’ambito di un transito programmato in quelle acque. “Il Portogallo”, spiega la Marina, “è informato che la nostra iniziativa è su base di non interferenza ma mirata a ottimizzare l’intervento dato il transito della nostra unità”. La moglie di Revello però non perde la speranza. “Ci sono infiniti casi di persone che sono sopravvissute su una zattera anche oltre 70 giorni”, insiste Rosa Cilano. “Faccio appello al Governo e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché facciano pressioni sulle autorità portoghesi per continuare a cercare Aldo e Antonio”.
“Ci potrebbe magari essere la possibilità che abbiano urtato un container – continua la donna -, di conseguenza a questo punto torniamo al fatto che loro sono certamente sulla zattera. Perché, anche se scontri un container, hai tutto il tempo per riuscire a tirare giù la zattera. Mio marito ha sempre avuto sangue freddo a gestire situazioni faticose e problemi”. La zattera di cui parla Rosa Cilano era in dotazione alla barca: una volta gettata in mare si apre automaticamente e sarebbe attrezzata per il sostentamento di 10 persone per alcuni giorni.
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