“Il nostro auspicio è che la Vitol mantenga da subito gli impegni presi con le organizzazioni sindacali, i lavoratori e il territorio, scongiurando il pericolo di vuoti gestionali che creerebbero tensioni pericolose per la raffineria”: lo hanno detto i segretari territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Giampiero Manca, Marco Nappi e Pierluigi Loi all’indomani dell’incontro con il presidente Massimo Moratti e il Ceo di Vitol Russel Hardy.
I rappresentanti delle sigle sindacali, che ieri, nel corso del confronto in raffineria, hanno evidenziato le loro preoccupazioni per l’operazione – soprattutto in relazione alle passate esperienze che in Sardegna hanno visto impegnate nel settore industriale le multinazionali straniere – attendono la prova dei fatti e al momento esprimono un moderato ottimismo rispetto alle rassicurazioni avute, supportate anche dall’importanza che Vitol esprime nel mondo a livello industriale.
Nel corso dell’incontro è emerso che il modello di business prevede l’autonomia degli asset acquisiti e che l’integrazione con Vitol avverrà in maniera graduale. Oltre a questo è stata evidenziata la volontà del gruppo di puntare in maniera decisa sulle attività di Refining, per migliorare l’azienda e assicurare un futuro migliore.
È apparsa evidente, a tutte le parti in causa, la consapevolezza della delicata fase di passaggio ma anche delle opportunità di crescita che può offrire: “Noi, come organizzazioni sindacali – hanno concluso Giampiero Manca, Marco Nappi e Pierluigi Loi – continueremo a fare tutto il possibile per sostenere qualunque iniziativa che produca benefici economici ai lavoratori diretti, a quelli delle imprese d’appalto, a tutto il territori
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