
E’ il 26 aprile la data scelta proclamato per lo sciopero dei lavoratori Aias. Le categoria territoriali di Cagliari Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl non escludono adesioni di altri territori fino ad arrivare a una mobilitazione di carattere regionale.
Intanto nella giornata odierna, sindacalisti e lavoratori si sono ritrovati in piazza Palazzo, per discutere le azioni da intraprendere dopo l’esito della riunione di ieri in Prefettura, considerato non positivo per l’ ulteriore rinvio a un tavolo tecnico che rischia di allungare, ancora una volta, i tempi del pagamento delle dieci mensilità arretrate dovute da Aias.
“Attendiamo che la questione sia affrontata nel confronto chiesto all’assessore regionale alla Sanità – ha detto il segretario Fp Cgil Cagliari Giorgio Pintus – ma diciamo sin da ora che occorre costruire unaalternativa all’attuale scenario, perché è del tutto evidente, nei dati già prodotti in altre riunioni svolte in passato, che non sono i crediti che Aias vanta nei confronti di Regione e Comuni che possono sanare la gravissima situazione debitoria nei confronti dei lavoratori Abbiamo davanti – prosegue un soggetto che svolge importanti servizi pubblici in convenzione, con risorse pubbliche – ha sottolineato il leader della categoria CGIL – ma senza rispettare alcuna regola: si tratta quindi di capire, una volta per tutte, se si vogliono tutelare i lavoratori e la qualità dei servizi oppure la sola continuità aziendale dell’Aias”.
Il sindacato ricorda che Sas Domos è una via d’uscita sensata, razionale e civile, pertanto considera la decisione del presidente Solinas di bloccarne le procedure come un atto sospensivo del quale occorre ridiscutere al più presto: “Noi non consideriamo chiusa quella vicenda – ha detto il segretario Fp Cgil – perché rappresenta l’unico spiraglio per superare una fase di monopolio che ha ampiamente dimostrato tutti i suoi drammatici limiti”.
Pintus, dopo aver annunciato di aver sottoposto il problema alla Prefetta di Cagliari e avviato una attenta analisi delle comunicazioni aziendali per valutare ulteriori iniziative, conclude: “I lavoratori subiscono le pressioni di Aias che tenta di disincentivare la legittima partecipazione alle iniziative sindacali. Non siamo disponibili ad accettare senza reagire che i diritti costituzionali dei lavoratori possano essere cancellati”

Giornalista