Il team di esperti dei Vigili del fuoco arrivato a Beirut per portare supporto tecnico dopo la forte esplosione che ha colpito due giorni fa la zona del porto è già operativo, dopo un primo briefing con alcune delle unità inviate da altri Paesi europei.
I 14 esperti NBCR (nucleare-batteriologico-chimico-radioattivo) si occupano in particolare del rischio chimico e della verifica strutturale sulla sicurezza degli edifici. Tra le attività legate alla rilevazione delle sostanze chimiche eventualmente disperse c’è il campionamento delle acque del porto e di altre aree circostanti nel cratere dell’esplosione, che ha causato secondo le stime provvisorie oltre 100 vittime – tra le quali un’italiana 92enne – e migliaia di feriti.
Guidati da una team leader, sono partiti l’altroieri pomeriggio dall’aeroporto di Pisa insieme a un team dell’Esercito con un C-130 dell’Aeronautica militare. Danno il loro contributo in Libano, in collaborazione con le autorità locali, insieme alla Protezione civile nazionale nell’ambito del meccanismo europeo di protezione civile, l’Emergency Response Coordination Centre (ERCC), al quale il Paese mediorientale ha chiesto aiuto.
Gli operatori hanno portato con sé mezzi speciali dei nuclei NBCR avanzati di Lazio, Piemonte, Lombardia, Toscana e Veneto, in grado di rilevare sostanze pericolose disperse nell’ambiente, oltre alle tecnologie per assicurare ricognizioni mirate sulla sicurezza dello scenario.
Sul sito vigilfuoco.tv aggiornamenti, video e immagini sugli interventi dei Vvf a Beirut.