We are Afrin. L’aggressione turca avanza e gli abitanti di Afrin resistono nonostante l’enorme disparità di armamenti, ma i tempi per scongiurare una strage sono stretti. Per questo motivo la Rete Kurdistan Sardegna ha organizzato un sit-in di solidarietà che si svolgerà Venerdì 16 marzo alle ore 17.30 a Cagliari in Piazza Yenne per chiedere che l’Onu intervenga per fermare l’invasione turca di Afrin e per chiedere che la comunità internazionale imponga l’immediato cessate il fuoco e garantisca la consegna di aiuti umanitari e sanitari necessari.
“Chiediamo a tutte le organizzazioni democratiche di aderire al presidio perché riteniamo importante rompere il silenzio della comunità internazionale” – Sostiene Francesco Lodovici, portavoce della Rete Kurdistan della Sardegna – “Sostenere Afrin e la sua popolazione significa sostenere una rivoluzione giusta. La lotta dei popoli della Siria del nord è un esempio di lotta per una società libera e democratica in cui tanti popoli e tante culture possono vivere insieme”.
Per Antonello Pabis della Rete Kurdistan Sardegna le piazze del mondo si mobiliteranno per difendere Afrin e per chiedere la pace in Siria e fermare il progetto di pulizia etnica che il presidente della Turchia Erdogan vuole attuare sulle popolazioni: “In queste ore in cui la situazione di Afrin diventa sempre più critica è necessario chiedere una no fly zone che fermi i bombardamenti degli aerei da guerra turchi sulle popolazioni civili, ogni persona sensibile ai diritti umani e alla pace dovrebbe scendere in piazza venerdì 16 marzo per affermare il proprio impegno a sostenere i valori di libertà, uguaglianza, e giustizia per tutti gli esseri umani.