Cagliari Festival Scienza: edizione completamente online

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Dal 5 all’8 novembre si terrà la XIII edizione del Cagliari Festival Scienza. Organizzato dall’Associazione Scienza Società Scienza da quest’anno presieduto da Maria Becchere, sarà una edizione completamente online a seguito delle norme di sicurezza anti COVID. La manifestazione è interamente dedicata ai grandi temi che riguardano la salvezza del Pianeta Terra. 

Immigrazione per motivi climatici, utilizzo improprio dell’acqua, esondazione dei bacini idrici, valanghe, foreste incenerite, tornado, tsunami e desertificazione del Pianeta, queste le principali emergenze planetarie che saranno trattate attraverso video interviste, conferenze, laboratori e spettacoli teatrali. Contenuti ai quali le migliaia di spettatori, in massima parte studenti delle scuole sarde di ogni ordine e grado (una media di 13.000 presenze negli ultimi anni) potranno accedere grazie a una apposita piattaforma collegata al sito ufficiale della manifestazione che restituirà, insieme ai social media, il fitto programma quotidiano sia con incontri in diretta ai quali si potrà partecipare e porre domande, sia con interventi registrati.

Dopo le date cagliaritane, la manifestazione si sposterà a Oristano, Siniscola, Isili e Nuoro, dove sono previsti due eventi speciali. La chiusura è fissata per il 27 novembre in occasione della Notte dei Ricercatori.

Per tutta la durata del festival si alterneranno, seppure virtualmente, 40 fra scienziate e scienziati, ricercatrici e ricercatori, nel campo dell’ecologia, biologia, fisica, matematica, geologia, virologia, chimica, climatologia. Saranno presenti esperti anche in nuove tecnologie. Fra loro 10 finalisti e vincitori del premio Letterario Galileo, Premio Asimov per l’editoria scientifica e Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2020- Giancarlo Dosi.

Si potranno seguire 24 conferenze e seminari di cui 13 in diretta alle quali parteciperanno da remoto classi della scuola secondaria di secondo grado. Il dibattito coinvolgerà studenti, insegnanti e pubblico sempre nel rispetto delle norme Covid. Le restanti 11 sono state registrate e verranno trasmesse nei canali social della Associazione e di tutti i partner coinvolti. Verranno proposti 3 spettacoli, 16 animazioni – letture – laboratori, 10 percorsi museali – botanici -naturalistici – scientifico-tecnologici. 

“A seguito della pandemia, che da marzo ha condizionato qualsiasi attività, abbiamo dovuto rivedere il nostro programma – dice Maria Becchere, neo presidente della associazione organizzatrice – inoltre siamo stati richiamati a riflettere sulla responsabilità del nostro stare sul Pianeta e sulla consapevolezza che la Terra ci accoglie non come padroni ma come fruitori dei suoi beni. Quella che stiamo vivendo è una crisi ambientale che va affrontata con coraggio e tempestività, una sfida scientifica, politica, culturale, sociale e tecnologica che deve vedere tutti coinvolti. È una sfida che coniuga la salvaguardia dell’ambiente con la giustizia sociale, in quanto strumento insostituibile per migliorare la condizione di vita dei poveri, degli ultimi”. 

Tra gli ospiti di quest’anno, Francesca Santolini giornalista scientifica, scrittrice e divulgatrice ambientale; Marco Pallavicini, professore ordinario dell’Università di Genova e presidente del Festival della Scienza di Genova e Alberto Diaspro che fa parte del Comitato scientifico del Festival della Scienza di Genova oltre ad essere professore ordinario all’Università di Genova. Fabrizio Acanfora, coordinatore del master in musicoterapia dell’Università di Barcellona, e autore del saggio autobiografico “Eccentrico. Autismo e Asperger in un saggio autobiografico” e super finalista del premio nazionale di divulgazione scientifica 2020 Giancarlo Dosi; Giulio Cossu, membro dal 2013 dell’Accademia Nazionale dei Lincei e professore di Medicina rigenerativa all’Università di Manchester. È membro del Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni ed è finalista del Premio Galileo 2020 per la divulgazione scientifica con il libro “La scienza della longevità e la cura dell’incurabile tra ricerca e false promesse”; Sergio Rossi che lavora nell’editoria come scrittore, traduttore e storico del fumetto e tiene una rubrica di fumetti nella rivista Art&dossier e Giovanni Scarduelli, illustratore, fumettista e graphic designer coautori del libro “Nikola Tesla”, Editore Becco Giallo, 2018, vincitore del Premio Dosi 2020, il primo fumetto italiano a vincere un premio per la divulgazione scientifica; Antonio Pusceddu, professore ordinario di Ecologia presso l’Università di Cagliari e Delegato del Rettore nel Gruppo di Lavoro “Cambiamenti Climatici” della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile; infine Guido Barbujani, professore di genetica che parlerà di migrazioni. 

Domenica 8 novembre a partire dalle ore 17 si svolgerà, per il secondo anno, la cerimonia di premiazione del premio “Donna di Scienza”, una manifestazione unica nel panorama nazionale, che quest’anno prevede due premi: il premio Donna di scienza con un premio di duemila euro concesso dal Festival Scienza e il nuovo premio Donna di scienza giovani, che sarà assegnato alla più giovane tra le ricercatrici cagliaritane più meritevoli. Il premio di mille euro sarà erogato dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cagliari. Ideato da Carla Romagnino, storica presidente del Festival, il premio vuole essere un riconoscimento a donne che abbiano contribuito a dare prestigio alla Sardegna in campo scientifico. 

La cerimonia di premiazione sarà coordinata da Carla Romagnino, presidente onoraria di ScienzaSocietàScienza e saranno presenti la prof.ssa Maria Del Zompo, rettrice dell’Università degli Studi di Cagliari e l’avv. Rita Dedola, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Cagliari.

Seguirà poi in diretta streaming la conferenza Donne e Scienza: Trotula. La prima donna medico d’Europa condotta dal giornalista scientifico e scrittore Pietro Greco.

A seguire, in diretta streaming, Silvia Rosa Brusin, giornalista RAI, TG Leonardo, dialoga con le vincitrici.

“Donna di Scienza” è stato bandito in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari e Sassari, l’INAF e l’Osservatorio Astronomico di Cagliari, la sezione di Cagliari dell’INFN e l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Cagliari.

La serata inaugurale si terrà presso la Sala Conferenze dell’EXMA anche se per tradizione si è svolta, questi ultimi anni nella Aula Magna del Rettorato che quest’anno compie 400 anni, alla presenza del Magnifico Rettore, la professoressa Maria Del Zompo, interverranno le ricercatrici Marta Burgay, astrofisica presso l’Osservatorio di Cagliari che ha scoperto la prima doppia pulsar PSR J0737-3039 A/B e Silvia Casu, astrochimica e astro biologa presso l’Osservatorio di Cagliari che si occupa di nuove forme di didattica inclusiva.

Sottolinea infine Maria Becchere: “A livello nazionale, con Genova, siamo tra i più importanti festival della scienza . Una formula che si è rivelata vincente nel tempo. Da un lato, infatti, permette di proporre eventi di diverso tipo, dagli spettacoli ai workshop, agli incontri con scienziati, ricercatori e anche premi Nobel; dall’altro coinvolge tutta la città o addirittura un’intera regione, generando un circolo virtuoso di curiosità e scoperta sia sui temi del festival che sul territorio. Con orgoglio posso affermare che siamo noti a livello europeo (È il terzo biennio consecutivo che il festival cagliaritano riceve il riconoscimento dato da Europe for Festivals Festivals for Europe) e siamo Membri di Eusea (European Science Engagement Association)”.

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