A causa di un’indisposizione dell’attore, è annullato lo spettacolo “Pane o libertà” di Paolo Rossi previsto a Jerzu per lunedì 8 agosto. Al suo posto, saliranno sul palcoscenico Giuliana Musso (vincitrice recentemente del Premio della Critica 2021 dell’ANCT) e Maria Ariis, con “Dentro”, ultima produzione dell’attrice e autrice veneta che viene messo in scena per la prima volta in Sardegna.
Domani, invece, come da programma, si continua a raccontare di libertà, tema scelto dal direttore artistico Giancarlo Biffi per questa XXIII edizione del Festival dei Tacchi.
Si comincia alle 11, alla Biblioteca comunale di Jerzu con le “Storie meticce” di Alessandro Mascia, regista e attore del Cada Die Teatro. È un progetto teatrale che intreccia storie raccolte e vissute, a partire dalle esperienze in Nicaragua del progetto Los Quinchos di Zelinda Roccia agli incontri in Grecia del protagonista nel campo profughi di Kara Tepe. Ma è anche un viaggio dentro se stessi, per riappacificarsi con il proprio passato, con l’aiuto delle persone incontrate e delle loro vite, di racconti e di sogni.
Alle 17.30, alla Cantina Antichi Poderi, va in scena “Racconto personale – Incontro teatrale” con Mamadou Diakité (compagnia Bottega degli Apocrifi). Mamadou è un giovane cittadino della Costa d’Avorio che si è messo in viaggio “senza valido motivo”: non c’era una guerra nel suo Paese, non era perseguitato, aveva addirittura da mangiare tutti i giorni, tre volte al giorno. Quella del protagonista è una storia sfrontata e arrogante, che ci racconta di un ragazzo che ha semplicemente pensato di avere diritto a un’occasione nella vita per inseguire un sogno. Una storia lunga, che attraversa il deserto e che comincia con l’incontro con il trafficante più in gamba di tutta l’Africa: Sita la venditrice.
Alle 19, sempre in Cantina a Jerzu, saliranno sul palco Luca Radaelli (Teatro Invito), accattivante narratore e amico di vecchia data del Festival assieme a Walter Broggini, storico interprete del teatro di figura che, con i suoi burattini ha girato tutta l’Europa. Leggendo Shakespeare ci si imbatte in una realtà fatta di contrasti: l’alto e il basso, l’elevato e il volgare, il comico e il tragico. Nella sua tragedia forse più cupa, Re Lear (scritta, tra l’altro, proprio a seguito di un’epidemia di peste che aveva chiuso i teatri londinesi per un anno), Shakespeare toglie allo spettatore ogni certezza, ogni punto fermo. In questo “Lear e il suo matto” Radaelli e Broggini daranno vita a un’originale messa in scena in forma di teatro di figura dove il re dialoga appunto col suo matto, ma alla fine sarà molto difficile capire chi dei due è il vero folle.
A chiudere la quarta giornata della manifestazione organizzata dal Cada Die Teatro, sarà Valerio Aprea (ore 21.30 in Cantina), interprete noto al grande pubblico per il ruolo di svogliato sceneggiatore nella serie tv Boris e successivamente per gli interventi durante il programma tv Propaganda Live. Lo spettacolo “Gola e altri pezzi brevi – Omaggio a Mattia Torre” è un viaggio nel ricordo dello sceneggiatore prematuramente scomparso Mattia Torre che di libertà se ne prendeva tante quando scriveva del Belpaese, mettendo alla berlina molti vizi e qualche virtù di un popolo spesso votato alla menzogna di convenienza, all’inganno, al raggiro, al disperato inseguimento di miti fragili ed effimeri come il lusso sfrenato e delirante.
Il Festival è sostenuto da Comune di Jerzu, Comune di Ulassai, Cantina Antichi Poderi, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura.