L’Unione dei Comuni del Meilogu con il suo presidente Salvatore Masia, mette i puntini sulle i, sulla questione della Zona Franca a Giave.
«Chiariamo subito due aspetti. Primo: Tutti i sindaci Sardi vogliono la Zona franca perché questa porterebbe indubbi vantaggi alla nostra isola. Su quale tipologia e sul percorso da seguire SERIAMENTE è fondamentale che si riapra un dibattito interrotto quattro anni fa.
Secondo: i sardi sappiano che le delibere del comune di Giave non hanno prodotto nessun effetto: i carburanti costano esattamente come dieci giorni fa e la compagnia ha fatto sapere che non modificherà i prezzi nemmeno in futuro.
Detto questo chiariamo che l’Unione dei comuni non ha mai discusso di zona franca e mai il sindaco di Giave ci ha informati di queste azioni che ha condotto in perfetta solitudine e che Noi mai avremo portato avanti con tanta leggerezza.
Non siamo spariti, non siamo stati coinvolti a differenza della battaglia sulla stazione: ma evidentemente lí servivamo.
Assistiamo increduli ma con tanta attenzione al dibattito che si è sollevato e che a nostro modo di vedere dovrebbe essere ricondotto ad un livello minimo di serietà.
L’ilarità che ha scatenato – in particolar modo sui social – l’iniziativa del comune di Giave fa male all’intero progetto della Zona Franca. Vedere ridere davanti alle fotografie del sindaco che con la fascia che fa benzina, leggere battutacce e di contro l’indignazione di molti per quella che viene considerata una goliardata che inganna i cittadini fa male alle istituzioni e ne mina la credibilità .
Ora serve chiarezza. Serve ai cittadini e serve agli amministratori. É sconcertante che ancora Stato e Regione non abbiano detto mezza parola su quanto sta avvenendo. Le delibere del Comune di Giave sono valide? Oppure sono atti illegittimi? Se sono legittime allora prepariamoci ad adottarle.
Se sono illegittimi si intervenga per ristabilire l’ordine delle cose, valutare possibili reati e punire fantomatici avvocati che vanno in giro ad indurre in errore i sindaci.
I queste ore i sindaci sono sottoposti a pressioni enormi da parte di cittadini incalzati dal susseguirsi di notizie su risparmi, IVA e accise e vi sono problemi di ordine pubblico da non sottovalutare.
É inaccettabile che per mera campagna elettorale da alcune pagine Facebook si solleciti l’assalto ai municipi per obbligare i sindaci a rispettare presunte leggi. É vergognoso che alcuni colleghi del Meilogu siano stati presi di mira e additati come nemici del popolo solo per aver espresso un’opinione che poi tra l’altro si è dimostrata vera.
Ed é ancora più inaccettabile che questo avvenga nel silenzio delle Prefetture in una regione che da sempre ha il triste record per gli attentati agli amministratori.
L’unico lato positivo che vediamo in questa storia e che si parli di nuovo zona franca che non è patrimonio del Sindaco di Giave o del Movimento Zona Franca, che non ha colore politico ma é un obiettivo di tutti.
Noi siamo qui – come lo sono i Sindaci della Sardegna – disponibili a ragionare in modo serio, concreto e con una sola voce sulle strade da seguire. Le azioni dei singoli – come abbiamo visto – producono solo danni e divisioni oltre che alimentare false speranze nei cittadini».
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