Zootecnia, se ne parla all’Ex Manifattura Tabacchi

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In questi ultimi 12 anni, con circa 600milioni di euro stanziati fino al 2020 e decine di milioni di capi sottoposti alla misura del Benessere animale, è notevolmente cresciuta la qualità dei prodotti agroalimentari e lo stato di salute dell’intero settore da allevamento sardo. Se gli animali stanno bene, necessitano di minor assistenza e di ridotti interventi veterinari. Al contempo, vengono garantite ottime produzioni e quindi condizioni di lavoro e meno usuranti per gli imprenditori agricoli”. Lo ha detto questa mattina l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, nell’aprire la due giorni di lavori dedicata a “Benessere animale e politiche per la qualità”, organizzata dalla Rete rurale nazionale in collaborazione con l’Assessorato dell’Agricoltura negli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi a Cagliari. L’iniziativa, a cui possono partecipare addetti ai lavori e cittadini, prevede gli interventi di studiosi di Centri di ricerca e Università della Sardegna e della Penisola, di esperti del Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo (MIPAAFT) e dell’Assessorato dell’Agricoltura, di tecnici del Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria (CREA), di rappresentanti del mondo dell’allevamento e della trasformazione sarda e nazionale.

Oggi, così come quando nel 2005 avviammo per la prima volta l’intervento sul Benessere – ha aggiunto l’assessore –, siamo sempre Regione leader e all’avanguardia sul piano nazionale ed europeo. Eravamo partiti fra i primi con un programma che riguardava i soli ovini e poi lo abbiamo allargato a caprini, bovini (da latte e da carne) e suini. Anche su quest’ultimo comparto siamo stati i primi di tutta l’Unione europea a prevedere il benessere, nonostante la presenza quarantennale della Peste suina africana. Anzi, proprio aver la malattia da così tanto tempo ci ha rafforzato nelle trattative con Bruxelles, dove abbiamo proposto l’istituzione di tale Misura in funzione premiante per i tanti imprenditori agricoli che rispettano le buone pratiche dell’allevamento e le normative nell’ambito dell’eradicazione della PSA”.

Con gli appuntamenti di questi due giorni– ha concluso Caria – mi auguro si riesca a fare un bilancio propositivo così che gli interessi di allevatori, trasformatori e consumatori siano sempre più correlati nelle dinamiche produttive del futuro della nostra Isola”. Il Benessere degli animali da produzione è sempre più al centro degli interessi dei consumatori e fra gli obiettivi di qualità del settore zootecnico. Il tema è da tempo preso in considerazione anche dalla Politica agricola comune (PAC), sia con la fissazione di standard nella condizionalità, sia con specifici interventi di sostegno previsti dai PSR.

La due giorni di attività vuole essere quindi un momento di riflessione comune tra policy maker, mondo della produzione e della ricerca con lo scopo di contribuire a individuare una strategia praticabile, efficace e condivisa in materia di benessere animale. “Adesso che la Sardegna ha raggiunto queste condizioni di buona etica nell’allevamento, all’avanguardia rispetto alle altre realtà d’Italia – ha spiegato il direttore generale dell’Assessorato dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda –, dobbiamo fare in modo che questo valore aggiunto venga promosso e sostenuto con maggior forza sui mercati, dove i consumatori sono sempre più favorevoli ad acquistare prodotti provenienti da metodiche di allevamento rispettose della vita stessa degli animali”.

La seconda giornata di lavori, all’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, partirà domani alle ore 10 con una serie di analisi dedicate alla “Valorizzazione delle produzioni zootecniche in benessere animale”.

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